Come può Milano combattere la povertà educativa nei quartieri emarginati?
- Il progetto ha stanziato 50 milioni di euro per contrastare la povertà educativa e sociale in 15 aree italiane.
- Oltre 2 milioni di minorenni in Italia vivono in condizioni di povertà relativa, pari al 22% della popolazione minorile.
- Il 16,5% degli alunni iscritti nel 2012 ha abbandonato il sistema scolastico senza conseguire un titolo di studio.
Il Comune di Milano ha aderito a “Organizziamo la speranza. Iniziativa per il cambiamento nelle aree socio-educative strategiche”, un progetto volto a contrastare la povertà educativa e sociale nei quartieri di Quarto Oggiaro e Villapizzone. Promosso dall’impresa sociale “Con i Bambini”, questo progetto rappresenta una risposta concreta alla crescente emergenza educativa che affligge molte aree vulnerabili del Paese.
Obiettivi dell’Iniziativa
Il progetto ha dato vita a un bando che invita le realtà del Terzo settore attive sul territorio milanese a collaborare per realizzare interventi significativi. L’obiettivo principale è la riqualificazione urbana e sociale delle aree coinvolte, favorendo al contempo la cultura del rispetto e della legalità. La selezione dei quartieri non è casuale: Quarto Oggiaro e Villapizzone sono tra le 15 aree individuate come particolarmente bisognose di interventi di questo tipo.
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I Quartieri Coinvolti
Oltre ai quartieri milanesi, l’iniziativa interessa altre grandi città italiane come Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Foggia, Genova, Padova, Palermo, Roma, Reggio Calabria, Torino, Napoli e il piccolo comune di Caivano, recentemente al centro delle cronache per un tragico episodio di violenza su due bambine. Il progetto punta a migliorare le condizioni di vita di bambini e adolescenti che vivono in situazioni problematiche, anche a livello familiare. Destinatari dell’iniziativa, per cui il Fondo pluripartecipato ha stanziato complessivamente 50 milioni di euro, sono bambine, bambine e adolescenti che vivono situazioni problematiche anche a livello familiare.
Come Partecipare
Gli Enti del Terzo settore (ETS) iscritti al Registro nazionale del Terzo settore (RUNTS) possono presentare la propria manifestazione di interesse partecipando al bando aperto fino al 17 ottobre 2024. Le candidature devono essere inviate tramite la piattaforma Chàiros disponibile su www.chairos.it. I progetti selezionati partiranno nei primi mesi del 2025 e avranno una durata compresa tra i 36 e i 48 mesi.
Il Contesto della Povertà Educativa
In Italia, oltre 2 milioni di minorenni vivono in condizioni di povertà relativa, pari al 22% della popolazione minorile residente. Questa povertà economica è spesso accompagnata da una povertà sociale e relazionale, aggravata da condizioni di fragilità dei genitori, che possono includere disagio psicologico, disturbi psichiatrici, dipendenze e problematiche legate alla legalità.
I Dati sull’Abbandono Scolastico
Secondo una recente indagine del ministero dell’Istruzione e del merito, nel periodo 2012-2022, il 16,5% degli alunni iscritti al primo anno di corso nel 2012 ha abbandonato il sistema scolastico senza conseguire un titolo di studio. Inoltre, l’ultimo rapporto Istat (2023) rileva che il 20% dei giovani tra i 15 e i 29 anni è classificato come NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero quasi 1,7 milioni di ragazzi e ragazze.
Bullet Executive Summary
Il progetto “Organizziamo la speranza” rappresenta un’importante iniziativa per contrastare la povertà educativa e sociale nei quartieri di Quarto Oggiaro e Villapizzone a Milano. Promosso dall’impresa sociale “Con i Bambini”, il progetto mira a riqualificare aree urbane vulnerabili e a favorire la cultura del rispetto e della legalità. Con un fondo di 50 milioni di euro, l’iniziativa coinvolge 15 aree in tutta Italia, offrendo nuove opportunità a bambini e adolescenti in situazioni di fragilità. Gli Enti del Terzo settore possono partecipare al bando fino al 17 ottobre 2024, con progetti che partiranno nei primi mesi del 2025 e dureranno tra i 36 e i 48 mesi.
La povertà educativa è una sfida complessa che richiede interventi mirati e coordinati. In Italia, oltre 2 milioni di minorenni vivono in condizioni di povertà relativa, e il 16,5% degli studenti abbandona la scuola prima di conseguire un titolo di studio. Inoltre, il 20% dei giovani tra i 15 e i 29 anni è classificato come NEET. Questi dati sottolineano l’importanza di progetti come “Organizziamo la speranza” per offrire un futuro migliore alle nuove generazioni.
In conclusione, è fondamentale che le realtà del Terzo settore collaborino attivamente per creare un ambiente educativo e sociale più inclusivo e sostenibile. Solo attraverso un impegno collettivo e coordinato possiamo sperare di ridurre la povertà educativa e offrire maggiori opportunità ai giovani in difficoltà.