Unicredit start lab: come le start-up italiane affrontano le sfide globali
- 700 start-up si sono candidate per UniCredit Start Lab, coprendo cinque categorie principali.
- Il 43% delle partecipazioni proviene dal settore Digital, seguito da Impact Innovation con il 17%.
- Quasi una start-up su cinque (19%) è a guida femminile, quota che raddoppia al 36% tra le selezionate.
Fenomeni climatici estremi, emergenza del sangue, ma anche educazione finanziaria per i giovani. Le 700 start-up che si sono candidate per l’UniCredit Start Lab, la piattaforma di business rivolta alle migliori start-up e PMI innovative italiane “Tech”, affrontano molti dei grandi fattori critici della nostra contemporaneità. Con una carica di innovazione fortissima, trascinata anche dalla giovane età dei loro fondatori, molti dei quali hanno meno di 30 anni. Il progetto ha individuato 5 categorie: Digital, Impact Innovation, Innovative Made in Italy, Clean Tech e Life Science, in ognuna delle quali sono stati premiati il primo, il secondo e il terzo classificato e sono state assegnate delle menzioni speciali.
Le commissioni valutatrici che hanno ammesso le imprese al programma sono composte da esperti e rappresentanti di aziende leader nei rispettivi settori. La maggior parte delle partecipazioni arriva dal mondo Digital (43% del totale), seguito da Impact Innovation (17%), Innovative Made in Italy (14%), Clean Tech (14%) e Life Science (12%). Quasi una start-up su cinque (19%), inoltre, è a guida femminile. Tra quelle selezionate per partecipare a Start Lab la quota raddoppia e raggiunge il 36%.
Il Laboratorio di UniCredit
«L’ecosistema italiano dell’innovazione, dopo il trend positivo degli scorsi anni, sta attraversando un periodo di grandi trasformazioni». Remo Taricani, deputy head di UniCredit Italia, spiega così il motivo per cui la banca di piazza Gae Aulenti «conferma il proprio impegno a favore delle aziende tech di nuova generazione, con la convinzione che possano rappresentare un abilitatore di crescita e di sviluppo per i nostri territori e per le nostre comunità». La valorizzazione delle realtà più innovative avviene anche attraverso l’UniCredit Start Lab. In 11 anni di attività, la banca ha valutato oltre 8mila progetti imprenditoriali e ha accompagnato più di 600 start-up verso percorsi di crescita.
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I Corporate Partner
In questa edizione ci sono 6 Corporate Partner – Barilla, Cisco, Fincantieri, Granarolo, Jakala e Iren – che individueranno tra le finaliste almeno una start-up ciascuno da supportare mettendo a disposizione propri mentor e facility (laboratori e spazi aziendali), avviando progetti pilota congiunti e valutando la possibilità di ingressi nel capitale. «In questi ultimi 11 anni, grazie a UniCredit Start Lab, abbiamo accompagnato centinaia di imprese nel loro percorso di crescita – spiega Taricani – e continueremo a favorire la creazione di un ecosistema aperto e inclusivo, in grado di far nascere e supportare nuove realtà imprenditoriali con una matrice tecnologica».
Le Start-Up più Innovative
Alle migliori aziende selezionate in ciascuna categoria, UniCredit assegna un premio di 10mila euro. Per la categoria Life Science, prima classificata è risultata la start-up abruzzese ExoLab Italia che ha sviluppato una piattaforma tecnologica 100% plant-based, in grado di rendere più efficiente il trasporto di segnali biochimici e la comunicazione cellula-cellula, con applicazione nei campi della medicina rigenerativa e del drug delivery, ma anche nei campi della nutraceutica e dermocosmetica.
Nella categoria Clean Tech & Industrial ha primeggiato la start-up milanese Eoliann con la sua “climate risk suite” capace di stimare la probabilità, l’intensità e gli effetti di fenomeni estremi, quali alluvioni, siccità, terremoti e incendi, su scala globale e con un elevato grado di precisione. Il CEO e cofondatore, Roberto Carnicelli, ha 29 anni e racconta che «la start-up si focalizza sulla previsione di eventi climatici estremi utilizzando da un lato i dati satellitari che forniscono le immagini e dall’altro l’intelligenza artificiale per estrapolare le informazioni che servono. Collaboriamo con più settori, dalla finanza alle infrastrutture energetiche ai trasporti». Eoliann è nata nel 2022 e ha già 16 collaboratori che in questa fase si stanno concentrando «su alluvioni, siccità, incendi e frane – spiega Carnicelli -. Di questi 4 rischi i primi 3 li stiamo analizzando in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che ci sta supportando, mentre l’ultimo rischio, le frane, abbiamo il supporto del PNRR. Il nostro obiettivo è ampliare il nostro percorso su due binari: gli eventi estremi sono sempre di più e quindi la suite climatica va ampliata, così come vogliamo ampliare le collaborazioni con più settori».
Sempre nella categoria Clean Tech Industrial la menzione speciale è andata a Astradyne che sviluppa strutture dispiegabili per l’industria aerospaziale, basate su una tecnologia innovativa chiamata FRET (Flexible, Reinforced Electronics with Textile). In pratica utilizza materiale tessile per rinforzare le schede elettroniche flessibili abilitandone nuove applicazioni. Il primo prodotto è Solar Cube, un pannello fotovoltaico per applicazioni spaziali in grado di produrre il 50% di energia in più rispetto ai pannelli tradizionali di dimensioni simili. Come spiega Davide Vittori, co-founder e presidente di Astradyne S.r.l. «stiamo sviluppando pannelli solari di nuova generazione per satelliti e infrastrutture terrestri. La partecipazione al programma UniCredit StartLab ci consente di entrare in un ecosistema di supporto che potenzierà la nostra capacità di innovare e crescere, accelerando la nostra missione verso un futuro energetico sostenibile».
Bullet Executive Summary
L’UniCredit Start Lab rappresenta un esempio emblematico di come l’educazione avanzata e l’innovazione possano convergere per creare opportunità di sviluppo e crescita. Le start-up selezionate, molte delle quali guidate da giovani imprenditori sotto i 30 anni, dimostrano che l’Italia possiede un vivace ecosistema di innovazione pronto a rispondere alle sfide globali. La presenza di corporate partner di rilievo e l’assegnazione di premi significativi evidenziano l’importanza di investire in idee innovative e sostenibili.
In un contesto in cui l’educazione finanziaria e l’innovazione tecnologica sono fondamentali, iniziative come l’UniCredit Start Lab non solo promuovono lo sviluppo economico, ma anche la crescita personale e professionale dei giovani imprenditori. La collaborazione tra start-up e grandi aziende crea un ambiente fertile per l’innovazione e il progresso, dimostrando che l’educazione avanzata e l’innovazione tecnologica sono strumenti essenziali per affrontare le sfide del futuro.
Questa riflessione ci porta a considerare l’importanza di investire in programmi di educazione avanzata e di alternanza scuola-lavoro, che possano preparare le nuove generazioni a diventare i leader del domani. La formazione continua e l’aggiornamento delle competenze sono elementi chiave per mantenere un vantaggio competitivo in un mondo in rapida evoluzione.