Come i centri di educazione ambientale in Sardegna stanno trasformando la sostenibilità del suolo

Scopri come i CEAS della Sardegna, guidati dal comune di Capoterra, stanno educando giovani e adulti alla sostenibilità con 79 eventi focalizzati sulla difesa dei suoli fino alla fine di ottobre.

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  • Settantanove eventi in programma, tra cui passeggiate, escursioni, incontri, cineforum e laboratori.
  • Chiusura dell'evento il 24 e 25 ottobre a Capoterra, con un convegno sulla sostenibilità e la creazione del Catalogo Regionale del Turismo Scolastico.
  • Ogni minuto, ventitré ettari di terreni agricoli si trasformano in deserto, e il 22% delle specie animali è a rischio estinzione.

I Centri di Educazione Ambientale e alla Sostenibilità (CEAS) della Sardegna hanno aperto le loro porte fino alla fine di ottobre, con il comune di Capoterra come capofila dell’iniziativa. La “Laguna di Santa Gilla”, sotto la supervisione della Città Metropolitana, è il fulcro delle attività di quest’anno. Con ben settantanove eventi in programma, tra cui passeggiate, escursioni, incontri, cineforum e laboratori, il tema centrale è la sostenibilità e la difesa dei suoli.

La chiusura dell’evento, pianificata per i giorni 24 e 25 ottobre a Capoterra, vedrà la riunione dei rappresentanti dei CEAS della Sardegna per un convegno sulla sostenibilità e la creazione del Catalogo Regionale del Turismo Scolastico.

L’assessora dell’Ambiente, Rosanna Laconi, ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare la popolazione, in particolare i giovani, al rispetto dell’ambiente. “Attraverso l’attività laboratoriale dei CEAS, i bambini e i ragazzi vengono accompagnati nel processo di maturazione del concetto di sostenibilità, unico modello di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni della generazione presente senza pregiudicare quelli delle generazioni future,” ha affermato Laconi.

Il sindaco di Capoterra, Beniamino Garau, ha espresso entusiasmo per il ruolo di capofila, evidenziando l’impegno del comune verso la sostenibilità ambientale. “Questo dimostra chiaramente la nostra devozione e direzione verso la sostenibilità ambientale, valore in cui crediamo fermamente,” ha dichiarato Garau.

Educazione Ambientale: Un Progetto Didattico Interdisciplinare

L’educazione ambientale è un tema cruciale nel contesto dell’Agenda 2030 dell’ONU, che mira a proteggere la vita sulla Terra e sott’acqua. Ogni minuto, ventitré ettari di terreni agricoli si trasformano in deserto, e il 22% delle specie animali è a rischio estinzione. Di fronte a questi dati allarmanti, la scuola è chiamata a mobilitare miliardi di giovani cittadini per fare la differenza.B

Un progetto didattico interdisciplinare può essere la chiave per coinvolgere gli studenti in modo significativo. L’approccio migliore a temi complessi come la salvaguardia degli ecosistemi terrestri e marini è quello interdisciplinare, cooperativo, esperienziale e integrato con le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC). Gli studenti devono sentirsi protagonisti fin dall’inizio, come sosteneva Plutarco: “I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere.”

Metodi innovativi come il cooperative learning, la flipped classroom, il role playing, il brainstorming e il project work sono centrali per l’apprendimento attivo. Un’unità di apprendimento incentrata sull’Agenda 2030 può favorire lo sviluppo delle soft skills e delle competenze trasversali necessarie nel mondo sociale e lavorativo.

Cosa ne pensi?
  • 🌟 Un bel passo avanti per la Sardegna......
  • ❗ Non sono sicuro che coinvolgere così tanti studenti sia......
  • 🤔 È interessante vedere come l'educazione ambientale possa davvero......

Biodiversità: Al Via il Progetto di Educazione Ambientale nelle Scuole

Il progetto “La Biodiversità è UNA”, promosso da Fondazione UNA, Coldiretti e Fiera di Forlì, in collaborazione con la Cooperativa Atlantide, coinvolge oltre 850 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado del Comune di Forlì. Il presidente della Fondazione UNA, Nicola Perrotti, ha sottolineato l’importanza dell’educazione ambientale delle nuove generazioni per la salvaguardia della biodiversità.

Il programma, organizzato su un periodo di tre anni, si propone di investigare vari aspetti della biodiversità, includendo la biodiversità nei parchi naturali e agricoli, nonché quella urbana.

Il kit didattico “La Biodiversità è UNA” e il portale interattivo UNA edutainment sono strumenti pensati per stimolare e supportare i processi di acquisizione delle competenze.

Bullet Executive Summary

Il progetto CEAS Aperti 2024 e l’iniziativa “La Biodiversità è UNA” rappresentano esempi concreti di come l’educazione ambientale possa essere un potente strumento per sensibilizzare le nuove generazioni alla sostenibilità. Coinvolgere attivamente bambini e ragazzi in attività pratiche e interdisciplinari non solo favorisce l’apprendimento, ma li rende anche protagonisti del cambiamento.

La nozione base di educazione avanzata è che l’apprendimento deve essere esperienziale e coinvolgente per essere efficace. Gli studenti devono sentirsi parte attiva del processo educativo, con un approccio che integri diverse discipline e utilizzi metodi innovativi.

Una nozione avanzata è l’importanza di creare sinergie tra scuola, famiglie e comunità locali. Progetti come questi non solo educano i giovani, ma coinvolgono anche le famiglie e la comunità, creando un effetto moltiplicatore che amplifica l’impatto positivo sull’ambiente e sulla società.

In conclusione, l’educazione ambientale non è solo un dovere, ma un’opportunità per costruire un futuro sostenibile. Coinvolgere i giovani in progetti pratici e interdisciplinari può accendere in loro la passione per la sostenibilità, rendendoli agenti di cambiamento per un mondo migliore.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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