Come il progetto NauticinBlu sta rivoluzionando l’educazione ambientale nei giovani?

Un Progetto Educativo di Portata Internazionale

Il progetto “NauticinBlu”, promosso da Marevivo con il supporto della MSC Foundation, si è recentemente esteso all’Istituto Nautico “Petrucci Ferraris Maresca” di Catanzaro. Questo programma educativo, che si inserisce in un contesto internazionale coinvolgendo venti istituti in Italia e altri in Grecia, Spagna e Portogallo, mira a fornire agli studenti una comprensione approfondita della biodiversità marina, dell’economia circolare e della transizione energetica. L’obiettivo è preparare i futuri operatori del settore marittimo a diventare protagonisti della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile, in un’epoca in cui le sfide ambientali sono sempre più pressanti.

Un Percorso Didattico Esperienziale

Il programma, della durata di quattro giorni, combina lezioni teoriche e attività pratiche, offrendo agli studenti un’esperienza immersiva. Durante le prime due giornate, gli esperti di Marevivo hanno tenuto lezioni in aula sui temi della transizione ecologica e della sostenibilità ambientale, ponendo particolare attenzione al rapporto tra uomo e mare. All’inizio di marzo, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di esplorare il Museo del Mare “All’Ombra della Tonnina”, un sito intriso di memorie storiche e cultura marinaresca. Successivamente, si sono impegnati in un’attività di clean up sulla spiaggia di Catanzaro Lido, raccogliendo 53 chili di rifiuti, principalmente plastica, dimostrando così un impegno concreto nella salvaguardia dell’ambiente.

La Scienza Partecipativa: Un Nuovo Approccio all’Educazione

Il 5 marzo successivo, la visita al Centro Recupero Animali Marini situato a Montepaone ha visto impegnati gli studenti in un’esperienza formativa di grande valore. Accompagnati da esperti come veterinari e biologi marini, hanno avuto l’opportunità di assistere alle procedure mediche per diverse specie vulnerabili. Tra queste si distingue la tartaruga nota come Caretta caretta – affettuosamente ribattezzata Salvo – considerata simbolo del centro stesso. Questa occasione ha illustrato chiaramente agli studenti il concetto cruciale della scienza partecipativa: un metodo che integra attivamente sia i cittadini sia gli studiosi nel processo di raccolta e analisi dei dati riguardanti l’ambiente circostante, alimentando una maggiore coscienza civica riguardo alla salvaguardia dell’ecosistema marino.

Verso una Generazione Consapevole

Nel 2017 è iniziata un’iniziativa significativa capitanata da Daniela Picco, direttore esecutivo della MSC Foundation. Questa operazione ha visto la formazione di più di 5.600 giovani pronti a intraprendere carriere nel settore marittimo. Tale progetto si pone come obiettivo primario quello di inserire con efficacia l’educazione relativa al mare all’interno delle scuole, fattore imprescindibile se si desidera salvaguardare i nostri oceani in futuro. D’altro canto, Maria Rapini, che gestisce a livello nazionale il progetto promosso da Marevivo, sottolinea quanto sia indispensabile investire nell’educazione ambientale, poiché questa costituisce la base necessaria per forgiare una autentica blue economy; solo così le nuove generazioni potranno dotarsi degli strumenti adatti ad approcciarsi in modo consapevole verso il mare e a garantirne l’equilibrio ecologico duraturo.

Riflessioni Finali: Il Futuro dell’Educazione Ambientale

L’educazione avanzata nel contesto della sostenibilità ambientale rappresenta una sfida e un’opportunità unica per le nuove generazioni. Attraverso programmi come “NauticinBlu”, gli studenti non solo acquisiscono conoscenze teoriche, ma sviluppano anche competenze pratiche essenziali per affrontare le sfide future. L’alternanza scuola-lavoro e gli stage curricolari offrono un ponte tra il mondo accademico e quello professionale, permettendo ai giovani di applicare le loro conoscenze in contesti reali e di contribuire attivamente alla tutela del nostro pianeta.
In un mondo in continua evoluzione, è fondamentale che l’educazione si adatti e risponda alle esigenze emergenti. I corsi di studio extra-universitari professionalizzanti possono giocare un ruolo cruciale nel preparare gli studenti a carriere nel settore della sostenibilità ambientale, fornendo loro le competenze necessarie per diventare leader nel campo della tutela ambientale. Riflettendo su queste opportunità, possiamo chiederci: come possiamo, come società, garantire che ogni studente abbia accesso a un’educazione che non solo informa, ma ispira e motiva a fare la differenza?