Quali sfide sociosanitarie attendono la Generazione Z in un mondo digitalizzato?

Il convegno a Ferrara esplora l'impatto della tecnologia sulle nuove generazioni e le iniziative di prevenzione per il benessere giovanile.

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  • Entro il 2025, si prevede che il 50% dei bambini avrà uno smartphone entro il primo anno di vita.
  • Dal 2019, sono stati promossi sei avvisi pubblici a Ferrara per un valore complessivo di 750mila euro, con un settimo avviso previsto entro la fine dell'anno.
  • Il 70% dei genitori utilizza la tecnologia per tenere buoni i figli entro il secondo anno di vita, sollevando preoccupazioni per lo sviluppo neurocognitivo.

Le sfide sociosanitarie del futuro

Il convegno promosso dall’Associazione Italiana Donne Medico (Aidm) di Ferrara, con il supporto dell’assessorato alle Politiche Sociosanitarie del Comune di Ferrara, ha rappresentato un momento cruciale per discutere delle sfide sociosanitarie che attendono le nuove generazioni. L’evento, tenutosi nella Sala Ex Refettorio di via Boccaleone, ha visto la partecipazione di professionisti sanitari, dirigenti scolastici e docenti, tutti impegnati quotidianamente nel contatto con i giovani.

L’assessore comunale alle Politiche Sociosanitarie, Cristina Coletti, ha aperto il convegno sottolineando l’importanza della prevenzione e dell’educazione sociosanitaria. “Viviamo in un’epoca di rapidissimi cambiamenti, in cui la tecnologia sta trasformando ogni aspetto della nostra vita”, ha dichiarato Coletti. “La Generazione Z è immersa in un mondo digitale fin dalla nascita, un contesto che ha modificato profondamente le modalità di interazione personale, le capacità di attenzione, le competenze nell’elaborazione delle informazioni e le abilità di apprendimento.”

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Impatto della digitalizzazione sulle nuove generazioni

“La vasta diffusione della tecnologia espone le nuove generazioni a importanti sfide”. La digitalizzazione, se da un lato offre nuove prospettive, dall’altro solleva preoccupazioni legate ai potenziali disagi psicologici e comportamentali. Entro il 2025, si prevede che il 50% dei bambini avrà in mano uno smartphone entro il primo anno di vita. Inoltre, nel secondo anno di vita, il 70% dei genitori dichiara di aver utilizzato la tecnologia per tenere buoni i figli. Questa esposizione precoce alla tecnologia può influire negativamente sulle relazioni interpersonali e favorire lo sviluppo di disturbi neurodegenerativi.

Il convegno ha messo in luce quanto sia fondamentale la prevenzione per affrontare queste nuove fragilità. “Dobbiamo lavorare in rete per dare a tutti un’adeguata educazione sociosanitaria, informando trasversalmente tutta la popolazione”, ha sottolineato l’assessore Coletti.

Iniziative e progetti per la prevenzione

L’Amministrazione comunale di Ferrara ha dimostrato un forte impegno nel prevenire i disagi giovanili attraverso progetti dedicati agli adolescenti. Dal primo insediamento a Ferrara nel 2019, sono stati promossi sei avvisi pubblici per un valore complessivo di 750mila euro, con un settimo avviso previsto entro la fine dell’anno. Questi avvisi mirano a valorizzare le capacità dei giovani, ascoltarli e prevenire situazioni di marginalità.

“Il convegno di oggi rappresenta un’occasione preziosa per affrontare tematiche complesse e multidisciplinari”, ha affermato Coletti. “Il nostro Comune è in prima linea nell’attenzione a perseguire il benessere dei più giovani.”

Plasticità cerebrale, digitalizzazione e neurodiversità

Il seminario ha anche affrontato il tema della plasticità cerebrale in relazione alla digitalizzazione e alla neurodiversità. La plasticità cerebrale, ovvero la capacità del cervello di adattarsi e riorganizzarsi, è un aspetto cruciale per comprendere come le nuove tecnologie influenzino lo sviluppo cognitivo e comportamentale dei giovani.

Gli esperti hanno discusso delle opportunità offerte dalla digitalizzazione per stimolare la plasticità cerebrale, ma anche dei rischi associati a un uso eccessivo della tecnologia. La neurodiversità, intesa come la variabilità naturale del cervello umano, è stata un altro tema centrale del seminario. Riconoscere e valorizzare la neurodiversità è fondamentale per promuovere un’educazione inclusiva e personalizzata.

Bullet Executive Summary

In conclusione, il convegno promosso da Aidm Ferrara ha evidenziato l’importanza di affrontare le sfide sociosanitarie del futuro con un approccio multidisciplinare e collaborativo. La prevenzione e l’educazione sociosanitaria sono strumenti essenziali per garantire il benessere delle nuove generazioni in un mondo sempre più digitalizzato.

Nozione base: L’educazione avanzata e l’alternanza scuola-lavoro sono fondamentali per preparare i giovani alle sfide del futuro. Offrire esperienze pratiche e formative durante il percorso scolastico aiuta a sviluppare competenze trasversali e a favorire l’integrazione nel mondo del lavoro.

Nozione avanzata: I corsi di studio extra-universitari professionalizzanti rappresentano un’opportunità preziosa per acquisire competenze specifiche e aggiornate. Questi corsi, spesso incentrati su settori innovativi e in rapida evoluzione, permettono di rispondere alle esigenze del mercato del lavoro e di promuovere una formazione continua e adattabile.


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