Scopri come il giornalismo può educare nell’era della disinformazione
- 13 dicembre: Data del congresso presso l'Universitat Pompeu Fabra.
- Iscrizione gratuita: Accessibile a un vasto pubblico, promuovendo un dibattito aperto.
- 10 motivi: Discussione sulla necessità per i media di abbandonare le reti sociali.
- Polarizzazione mediatica: Analisi del nesso con le tecnologie algoritmiche.
- Alfabetizzazione dei dati: Studio sull'importanza tra i professionisti dell'informazione.
Il progetto europeo XQ. EUJOY, noto per la sua dedizione all’educazione e al giornalismo, organizza un congresso internazionale intitolato “Giornalismo ed Educazione: il Perché delle Notizie nell’Era della Disinformazione”. Questo evento, che si terrà il 13 dicembre presso l’Universitat Pompeu Fabra, rappresenta un’opportunità unica per accademici, giornalisti e professionisti di discutere il ruolo del giornalismo nel contesto attuale, segnato da una crescente disinformazione e da un cambiamento nei paradigmi mediatici. L’iscrizione è gratuita, permettendo a un vasto pubblico di partecipare a questo dibattito cruciale.
L’importanza del congresso risiede nella sua capacità di promuovere una riflessione critica su come il giornalismo possa recuperare la sua funzione educativa e migliorare la capacità dei cittadini di pensare criticamente. In un’epoca in cui l’immediatezza e la viralità dei contenuti spesso compromettono la qualità dell’informazione, è fondamentale esplorare come il giornalismo possa fungere da strumento educativo essenziale e diritto democratico.
Relatori di Spicco e Tematiche Affrontate
Alla convention interverranno personalità eminenti nell’ambito della comunicazione e del giornalismo. In questo contesto, Cristina Fernández Rovira dell’Università di Vic avrà il compito di affrontare l’importanza cruciale di mantenere un’informazione libera e di qualità; proporrà inoltre una decina di ragioni per cui i mezzi d’informazione dovrebbero abbandonare le reti sociali. Al contempo, Eileen Truax, esperta cronista specializzata in politica e movimenti sociali, intende mettere alla prova la narrativa colonialista radicata nei media attraverso il suo discorso.
Dal canto suo, Luiz Peres Garcez dell’Universitat Autònoma de Barcelona tratterà il nesso tra polarizzazione mediatica e uso delle tecnologie algoritmiche. Un’altra prospettiva sarà fornita da Raimon Ramis, che si focalizzerà sulla sinergia fra cultura, istruzione e comunicazione. Lorenzo Marini, infine, discuterà l’impatto formativo che può esercitare il giornalismo sugli studenti nelle scuole attraverso il suo lavoro a Verificat.
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- 🔴 Ancora troppe parole, pochi risultati concreti......
- 🤔 Ripensare il giornalismo attraverso l'educazione algoritmica......
Panel di Discussione: Giovani Idee e Esperti Affermati
Il congresso si articolerà attraverso due sessioni distinte. Al mattino, il focus sarà sugli studenti più giovani, i quali avranno l’opportunità di presentare proposte e lavori all’interno di un contesto accademico coinvolgente e stimolante: questo spazio è specificamente dedicato a invogliare le nuove generazioni ad apportare contributi innovativi nel mondo della ricerca.
Nel pomeriggio la discussione passerà nelle mani di esperti rinomati nei settori del giornalismo e della ricerca accademica. Leah Pattem si occuperà di analizzare l’importanza del giornalista come fonte primaria d’informazione; Guillem Tarrago insieme a Núria Mora offriranno una prospettiva sulla narrativa e la sistematizzazione delle informazioni nei media connessa all’ambito educativo. Jingrong Tong presenterà dettagliatamente un caso studio sull’importanza dell’alfabetizzazione dei dati tra i professionisti dell’informazione; parallelamente verrà affrontato dagli studiosi dell’Università di Creta il tema cruciale della disinformazione nelle istituzioni educative superiori.
Conclusioni e Riflessioni Finali
L’evento indetto da XQ. EUJOY segna una svolta determinante nel cammino verso un approccio giornalistico più responsabile ed etico, con la capacità di affrontare le complicazioni introdotte dall’era digitale. Mediante il confronto e l’unione di sforzi, l’occasione punta a supportare un modello di giornalismo che superi la semplice trasmissione delle notizie per diventare una fonte educativa e d’ispirazione.
In un mondo in cui la disinformazione è dilagante, è fondamentale che il giornalismo recuperi il suo ruolo educativo. Gli stage curriculari e l’alternanza scuola-lavoro svolgono una funzione cruciale nell’integrazione tra apprendimento teorico ed esperienza pratica, offrendo così agli studenti la possibilità di utilizzare ciò che hanno appreso in aula all’interno di ambienti operativi reali. Tale metodo educativo non solo arricchisce il percorso formativo degli studenti, ma li prepara a fronteggiare il mercato del lavoro con maggiore consapevolezza critica.
Un ulteriore aspetto fondamentale dell’educazione avanzata è l’enfasi sui corsi esterni all’università orientati alla professionalizzazione. Tali percorsi forniscono competenze specifiche che spesso non trovano spazio nei piani di studio tradizionali. Viviamo in un periodo storico in cui le capacità digitali sono cruciali quanto la comprensione dei media; pertanto, programmi simili equipaggiano gli studenti per gestire con successo il contesto mediatico moderno. Riconoscendo queste opportunità, risulta evidente quanto sia vitale un’educazione capace di informare mentre al contempo trasforma ed ispira i giovani discenti.
- Sito ufficiale del progetto XQ.EUJOY, con informazioni dettagliate sul congresso e sul ruolo del giornalismo nell'era della disinformazione.
- Il sito ufficiale dell'Universitat Pompeu Fabra, sede del congresso internazionale sul giornalismo e l'educazione, per approfondire sul contesto e sulle iniziative dell'università in materia di giornalismo e educazione
- Sito ufficiale dell'Universitat Pompeu Fabra, luogo di svolgimento del congresso internazionale sul giornalismo e l'educazione