Come la pedagogia dell’antimafia all’Unical sta trasformando la lotta alle mafie?

Scopri come un corso unico in Italia, guidato dal professor Giancarlo Costabile, combina teoria e pratica per formare cittadini consapevoli e impegnati nella lotta alla criminalità organizzata.

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  • Dal 2011, l'Unical offre l'unico corso di Pedagogia dell'Antimafia in Italia, integrato nei corsi di laurea in Scienze dell'Educazione e Scienze Pedagogiche.
  • Il professor Costabile autofinanzia le attività del corso, rifiutando sovvenzioni per mantenere l'indipendenza dai poteri compromessi con le mafie.
  • Gli studenti partecipano a laboratori sul campo in territori ad alta densità mafiosa, visitando cooperative fondate su beni confiscati ai boss mafiosi.

Nella complessa e spesso drammatica lotta alle mafie, la distinzione tra antimafia reale e antimafia apparente è cruciale. La letteratura sul tema, arricchita da studiosi, scrittori, giornalisti e magistrati, evidenzia come gesti simbolici e retorici possano offuscare il sacrificio di chi combatte davvero in prima linea. Tuttavia, esistono realtà confortanti che elevano la cultura dell’antimafia a rango scientifico. Un esempio è l’esperienza della “Pedagogia dell’Antimafia” all’Università della Calabria (Unical), un fenomeno accademico unico nel suo genere, guidato dal professor Giancarlo Costabile.

La Pedagogia dell’Antimafia: Un Modello Unico

Dal 2011, l’Unical ospita l’unico corso di Pedagogia dell’Antimafia in Italia, integrato nei piani di studio dei corsi di laurea in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche. Il professor Costabile, 49 anni, è il motore instancabile di questo progetto, che si ispira alla Scuola di Barbiana e alla prassi coscientizzatrice di Paulo Freire. L’obiettivo è creare una pedagogia trasformativa che promuova una piena emancipazione civile, contrastando la cultura mafiosa e la filosofia della sudditanza.

Il corso non si limita alle aule universitarie. Gli studenti partecipano a laboratori sul campo in territori ad alta densità mafiosa, come la Valle del Marro, dove visitano cooperative fondate su beni confiscati ai boss. Questo approccio empirico permette di trovare riscontri concreti alle analisi teoriche del fenomeno mafioso.

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  • 🌟 Un approccio radicale che rifiuta denaro pubblico per l'indipendenza......

Un Impegno Militare e Sociale

Il progetto di Pedagogia dell’Antimafia nasce il 23 maggio 2011, giorno dell’anniversario della strage di Capaci, con un seminario tenuto da don Pino Demasi, referente regionale di Libera Calabria. L’idea era di costruire una pedagogia della liberazione come strumento di trasformazione sociale. Il percorso si è evoluto in un insegnamento-laboratorio che combina narrazioni in aula e analisi sul campo.

Le missioni si svolgono senza impiego di denaro pubblico. Costabile autofinanzia le attività con il proprio stipendio, rifiutando sovvenzioni per mantenere l’indipendenza dai poteri compromessi con le mafie. Gli studenti visitano luoghi simbolici come Palermo, Scampia, San Luca e Gioia Tauro, toccando con mano gli effetti devastanti della criminalità e gli esempi di riscatto.

Pedagogia della Memoria e Impegno Civile

La pedagogia della memoria è un elemento fondamentale del corso. Attraverso il racconto di storie come quella di Maria Chindamo, vittima innocente di ‘ndrangheta, si costruisce una resistenza culturale e si promuove la cittadinanza attiva. Il ciclo di studi “Ripensare l’Antimafia”, parte del progetto nazionale Barbiana 2040, attualizza la metodologia didattica di don Milani, con l’obiettivo di creare linguaggi di didattica del cambiamento sociale.

Nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, il corso organizza seminari per coniugare la memoria antimafia con la riflessione pedagogica. Gli studenti incontrano figure di spicco nella lotta alla criminalità organizzata, discutendo strategie di contrasto e individuando nuove rotte per l’impegno civile.

Bullet Executive Summary

La Pedagogia dell’Antimafia all’Unical rappresenta un modello unico di educazione avanzata, che combina teoria e pratica per formare cittadini consapevoli e impegnati. L’approccio trasformativo del professor Costabile, che rifiuta sovvenzioni pubbliche per mantenere l’indipendenza, offre un esempio concreto di come l’educazione possa diventare uno strumento di cambiamento sociale.

In un contesto di educazione avanzata, l’importanza di un approccio integrato che combini teoria e pratica non può essere sottovalutata. L’alternanza scuola-lavoro e gli stage curricolari offrono agli studenti l’opportunità di applicare le conoscenze teoriche in contesti reali, arricchendo il loro percorso formativo e preparandoli meglio per il mondo del lavoro.

Riflettendo su questi temi, emerge l’importanza di una pedagogia trasformativa che non si limiti alla trasmissione di conoscenze, ma che promuova l’emancipazione civile e la giustizia sociale. La lotta alle mafie, come dimostra l’esperienza dell’Unical, richiede un impegno costante e una volontà di rompere con le logiche di potere esistenti, costruendo una rete di resistenza dal basso.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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