Educazione motoria nella scuola primaria: cosa cambia dal 2023-24

L'introduzione dell'educazione motoria nella scuola primaria punta a migliorare il benessere psico-fisico dei bambini. Ecco le novità e le sfide da affrontare.

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  • Introdotte 2 ore settimanali di educazione motoria nelle classi senza tempo pieno.
  • Dal 2023-24, solo laureati in scienze motorie o docenti con doppio titolo potranno insegnare motoria nelle classi quarte e quinte.
  • Meno del 42% degli edifici scolastici ha una palestra; sono necessari investimenti in nuove strutture.

La legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2022 ha introdotto una significativa novità nel panorama educativo italiano: l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria. Questo cambiamento, sancito dal comma 329, mira a promuovere comportamenti e stili di vita funzionali alla crescita armoniosa e al benessere psico-fisico dei bambini, riconoscendo l’attività fisica come un diritto fondamentale. L’obiettivo è quello di valorizzare lo sport e l’attività fisica per potenziare la salute psicofisica e la socialità, favorendo relazioni positive tra gli alunni.

L’educazione motoria, infatti, non è solo un mezzo per migliorare la salute fisica, ma anche uno strumento educativo che aiuta i bambini a conoscere se stessi e l’ambiente circostante, favorendo lo sviluppo di competenze sociali e relazionali. La normativa prevede un orario di insegnamento di due ore settimanali aggiuntive per le classi che non adottano il modello del tempo pieno, mentre per le classi a tempo pieno le ore di educazione motoria sono assicurate in compresenza.

La Figura dello Specialista di Educazione Motoria

L’introduzione della figura dello specialista di educazione motoria nella scuola primaria rappresenta un ulteriore passo avanti. A partire dall’anno scolastico 2023-24, i laureati in scienze motorie o i docenti generalisti con doppio titolo potranno insegnare nelle classi quarte e quinte. Questa figura, equiparata ai docenti del medesimo grado, entrerà a regime previo superamento di un concorso.

La differenza terminologica tra educazione fisica ed educazione motoria è stata chiarita nel DPR 254/2012, che prescrive l’uso del termine “educazione fisica”. Tuttavia, per comodità, si utilizza spesso il termine “educazione motoria”, più vicino al linguaggio comune. Nell’infanzia, il gioco e la fisicità sono i principali canali attraverso cui i bambini attivano processi di apprendimento. Il gioco, infatti, è il “mestiere” di ogni bambino, e l’educazione motoria contribuisce all’educazione integrale dei bambini e delle bambine, attivando abilità specifiche del mondo della motricità.

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  • 😞 Ma dove troveremo le risorse per le palestre mancanti?......
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Progettazione e Implementazione delle Attività Motorie

La progettazione delle attività motorie è una fase complessa ma irrinunciabile, che richiede la valutazione di numerose variabili: le caratteristiche del gruppo classe, l’età, il livello di impegno fisico dei bambini, le abitudini di gioco e le esperienze pregresse. È fondamentale considerare anche lo spazio a disposizione, il tempo, la qualità e la quantità degli strumenti specifici adottati, e la disponibilità di ciascuno a partecipare.

Le attività motorie proposte devono essere pensate per attivare abilità specifiche, come il coordinamento motorio, l’organizzazione del movimento in relazione allo spazio, agli oggetti e agli altri, e l’affinamento di abilità specifiche come il lancio, il salto, il rotolamento, il mantenimento dell’equilibrio e la corsa in velocità. È importante che i giochi proposti siano soggetti a regole e che i bambini abbiano acquisito le competenze di base per l’interazione, vivendo i vincoli necessari per la realizzazione piena e soddisfacente del gioco.

La Cultura del Movimento nelle Prime Tre Classi di Scuola Primaria

Recentemente, è stato approvato un ordine del giorno che chiede di estendere l’insegnamento dell’educazione motoria anche alle prime tre classi della scuola primaria, affidandolo a docenti con titolo idoneo. L’ex CT della nazionale italiana maschile di pallavolo, Mauro Berruto, ha sottolineato l’importanza di investire nella cultura del movimento fin dai primi anni di scuola, affermando che “i primi tre anni di primaria sono il momento in cui nasce la scintilla della cultura del movimento”.

Tuttavia, l’attuazione di questa proposta potrebbe incontrare alcune limitazioni, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità di palestre o luoghi adattati nelle scuole primarie. Attualmente, meno del 42% degli edifici scolastici è dotato di locali-palestra, e solo una minima parte delle scuole primarie può utilizzare le palestre delle scuole secondarie vicine. Per risolvere questa situazione, sarà necessario investire risorse per la costruzione di nuovi locali-palestra, un processo che richiederà anni.

Bullet Executive Summary

L’introduzione dell’educazione motoria nella scuola primaria rappresenta un passo significativo verso il miglioramento del benessere psico-fisico dei bambini e la promozione di stili di vita sani. La figura dello specialista di educazione motoria e l’estensione dell’insegnamento alle prime tre classi sono iniziative che mirano a valorizzare l’importanza del movimento e dello sport fin dalla giovane età. Tuttavia, per garantire il successo di queste iniziative, sarà necessario affrontare le sfide legate alla disponibilità di strutture adeguate e investire risorse per migliorare l’infrastruttura scolastica.

L’educazione motoria non è solo un’attività fisica, ma un’opportunità per i bambini di sviluppare competenze sociali, cognitive e affettive attraverso il movimento. Progettare percorsi di educazione motoria richiede uno sguardo attento e consapevole, capace di riconoscere la “natura energetica” della persona e di valorizzare il gioco come strumento educativo. Ogni bambino ha il diritto di giocare e di crescere in un ambiente che favorisca il suo sviluppo integrale.

*Riflessione personale:* La cultura del movimento è un investimento a lungo termine che può avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere delle future generazioni. È essenziale che le istituzioni scolastiche e le politiche educative riconoscano l’importanza dell’educazione motoria e investano nelle risorse necessarie per garantirne l’efficace implementazione.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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