Il G7 a Caserta: l’educazione come chiave per un futuro sostenibile
- L'incontro ha sottolineato che entro il 2050 la popolazione africana sotto i 25 anni raggiungerà i 2,1 miliardi.
- Saranno necessari 17 milioni di insegnanti supplementari per garantire l'istruzione primaria e secondaria universale entro il 2030.
- Nel 2023 la Farnesina ha raddoppiato le borse di studio per i giovani talenti africani.
Il G7 a Caserta: Educazione e Sviluppo Sostenibile
Il recente evento “Investire nell’apprendimento permanente per la creazione di posti di lavoro e la resilienza: un dialogo con l’Africa”, tenutosi alla Reggia di Caserta, ha rappresentato una tappa preparatoria cruciale per il G7 Sviluppo. L’incontro ha visto la partecipazione di figure di spicco come il vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, e rappresentanti dell’Unione Africana e di Paesi africani. L’obiettivo principale dell’evento è stato quello di discutere iniziative concrete e modalità di cooperazione per promuovere istruzione, formazione e acquisizione di competenze, strumenti essenziali per affrontare le sfide globali più urgenti, con un focus particolare sul continente africano.
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Il Ruolo Cruciale dell’Educazione
Durante l’evento, la Direttrice Generale di Save the Children Italia, Daniela Fatarella, ha sottolineato come l’educazione rappresenti il miglior investimento per interrompere il ciclo di povertà intergenerazionale e per costruire società inclusive, sostenibili e pacifiche. L’Africa, in particolare, sta affrontando una delle opportunità e delle sfide globali più significative del XXI secolo: sfruttare il potenziale dei suoi numerosi giovani per stimolare lo sviluppo socioeconomico del continente e, conseguentemente, il progresso mondiale.
Entro il 2050, la popolazione africana sotto i 25 anni raggiungerà i 2,1 miliardi, rappresentando oltre il 40% della popolazione giovanile mondiale. Tuttavia, l’Africa subsahariana detiene i più preoccupanti indici di esclusione scolastica e di povertà educativa a livello globale. Un cinquantesimo dei bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e un terzo di quelli tra i 12 e i 14 anni non frequentano la scuola, mentre 9 bambini su 10 non riescono a leggere e comprendere un testo elementare all’età di 10 anni. Per garantire l’istruzione primaria e secondaria universale entro il 2030, il continente richiederà 17 milioni di insegnanti supplementari.
Ostacoli e Sfide
L’impatto del cambiamento climatico, dei conflitti, della crisi alimentare e i finanziamenti insufficienti rappresentano ostacoli significativi al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare quello di garantire un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa, e promuovere opportunità di apprendimento continuo per tutti. A livello globale, 224 milioni di bambini subiscono gravi interruzioni del percorso educativo, mentre oltre 250 milioni sono esclusi dalla scuola primaria e secondaria.
È stato sottolineato da Daniela Fatarella che è fondamentale assicurare finanziamenti destinati all’educazione nelle situazioni di crisi, nonché supportare finanziamenti su base pluriennale per garantire un’istruzione adatta a tutti, con un’attenzione particolare per i gruppi più vulnerabili: bambine e ragazze, bambini con disagio fisico, minoranze etniche, giovani colpiti da conflitti e minorenni rifugiati.
Iniziative e Prospettive Future
Il vice Ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, ha ricordato che nel 2023 la Farnesina ha raddoppiato le borse di studio per formare in Italia i giovani talenti africani. Ha sottolineato come il rafforzamento di sistemi educativi di qualità, sicuri e inclusivi sia cruciale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e per affrontare la maggior parte delle sfide dello sviluppo: dalla salute ai cambiamenti climatici, dalla sicurezza alimentare alla parità di genere.
La ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha evidenziato l’importanza del Piano Mattei per garantire alle donne africane un accesso inclusivo e paritario all’istruzione, sottolineando che nel mondo ci sono 122 milioni di bambine e ragazze che non vanno a scuola, e che i due terzi delle persone che non studiano sono donne.
Conclusioni e Riflessioni Finali
L’evento di Caserta ha messo in luce l’importanza dell’educazione come strumento fondamentale per lo sviluppo sostenibile e la crescita economica. La formazione e l’istruzione rappresentano un ponte straordinario per ridurre il gap esistente tra l’Africa e il resto del mondo, offrendo ai giovani africani le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro.
In un mondo sempre più globalizzato, è essenziale che l’educazione sia accessibile a tutti, indipendentemente dal contesto socio-economico. L’alternanza scuola-lavoro e gli stage curricolari rappresentano strumenti efficaci per preparare i giovani al mondo del lavoro, offrendo loro esperienze pratiche e competenze specifiche. Tuttavia, è fondamentale che questi programmi siano inclusivi e accessibili a tutti, per garantire pari opportunità a tutti i giovani.
Inoltre, i corsi di studio extra-universitari professionalizzanti possono offrire una formazione mirata e specifica, rispondendo alle esigenze del mercato del lavoro e contribuendo a ridurre il divario tra domanda e offerta di competenze. Investire nell’educazione e nella formazione dei giovani è un investimento nel futuro, un passo fondamentale per costruire società più inclusive, sostenibili e resilienti.