Nuovo anno scolastico: ecco le novità su smartphone, tutor e educazione civica
- Il divieto dell'uso degli smartphone in classe si estende dalla scuola dell'infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado.
- Introduzione dei docenti tutor e orientatori anche nelle scuole medie per supportare gli studenti nella scelta del percorso formativo.
- L'insegnamento dell'educazione civica prevede almeno 33 ore per ciascun anno scolastico, con focus su dipendenze, tecnologie digitali e educazione finanziaria.
Nuovo anno scolastico 2024-2025: le principali novità
Il nuovo anno scolastico 2024-2025 è alle porte e porta con sé una serie di cambiamenti significativi per studenti e insegnanti. Tra le novità più rilevanti, troviamo il divieto dell’uso degli smartphone in classe, l’introduzione di nuove figure didattiche come i docenti tutor e orientatori, e un rinnovato approccio all’insegnamento dell’educazione civica. Questi cambiamenti sono stati introdotti per migliorare la qualità dell’istruzione e per rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione.
- 📱 Finalmente niente più distrazioni in classe con il divieto degli smartphone…...
- 😠 Questo divieto degli smartphone sembra troppo restrittivo e non risolve…...
- 🤔 Curioso di vedere come il modello '4+2' negli istituti tecnici…...
Divieto degli smartphone in classe
Una delle novità più discusse riguarda l’interdizione degli smartphone nelle aule scolastiche, estesa dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado. Questo provvedimento, sancito da una circolare del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, mira a ridurre le distrazioni e a favorire un ambiente di apprendimento più concentrato. L’uso dei cellulari sarà proibito anche per scopi didattici tranne nei casi in cui ci siano deroghe per studenti con bisogni educativi speciali o difficoltà di apprendimento. *Le infrazioni verranno punite con misure disciplinari, sottolineando così l’importanza della disciplina e del rispetto delle norme all’interno della classe.
Introduzione dei docenti tutor e orientatori
Un’altra importante novità concerne l’inserimento delle figure del docente tutor e del docente orientatore. Questi ruoli, già presenti nelle scuole superiori, verranno estesi anche alle scuole medie. Il loro compito è quello di guidare e supportare gli studenti nella scelta del loro percorso formativo e professionale. L’intento è assicurare un indirizzamento anticipato e individualizzato, sostenendo gli allievi nello sviluppo delle capacità necessarie per affrontare con successo il loro percorso futuro. Questa iniziativa è parte delle riforme previste dal Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Riforma dell’educazione civica
L’insegnamento dell’educazione civica assume un ruolo chiave nel corso del prossimo anno scolastico, con un’attenzione particolare a temi rilevanti come la dipendenza da sostanze stupefacenti e le tecnologie digitali. Saranno introdotti elementi di educazione finanziaria e al risparmio, con l’obiettivo di preparare gli studenti a diventare cittadini responsabili e consapevoli. Le nuove linee guida prevedono almeno 33 ore di educazione civica per ciascun anno scolastico, con un’enfasi particolare sulla centralità della persona, la cultura del rispetto, l’identità italiana ed europea, e la cultura della Patria.
Riforma del modello “4+2” negli istituti tecnici e professionali
Una delle modifiche principali riguarda l’istruzione tecnica e professionale, con l’introduzione del modello dei quadriennali + bineani ITS*. Questo percorso prevede quattro anni di studi seguiti da due anni negli ITS Academy, con un forte collegamento con il mondo del lavoro. I ragazzi coinvolti sui percorsi quadriennali avranno l’opportunità di accedere direttamente agli ITS Academy oppure di conseguire un titolo valido nel mercato del lavoro, al pari di un diploma quinquennale, e proseguire gli studi all’università. Questo cambiamento mira a colmare il divario tra le competenze fornite dalla scuola e quelle richieste dalle aziende, favorendo una maggiore integrazione tra sistema scolastico e contesto lavorativo.
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