Rivelazioni di Kirsty Loehr: la storia delle donne queer riscritta
- Kirsty Loehr presenta il suo saggio 'Breve storia delle donne queer' oggi alle 19 presso la Casa delle Donne.
- La Queer Week di Firenze si svolge dall'11 al 16 giugno con eventi culturali e talk sui diritti LGBTQIA+.
- Significative differenze tra Italia e Regno Unito riguardo ai diritti queer, con osservazioni sull'influenza della religione in Italia.
Firenze, 11 giugno 2024 – Kirsty Loehr, attivista LGBTQIA+ e scrittrice inglese, è giunta a Firenze per presentare il suo saggio “Breve storia delle donne queer”. L’evento, organizzato dall’associazione Uniche ma Plurali e dalla casa editrice Le Plurali, si svolgerà oggi alle 19 presso la Casa delle Donne in via Vecchie Carceri. Domani, alle 12:30, Loehr incontrerà le attiviste di Arcigay Firenze Altre Sponde alla Casa della Cultura e della Ricreazione di Ponte di Mezzo.
Loehr, nel suo libro, evidenzia la necessità di reinserire le donne queer nella storia, da cui sono state escluse per secoli. L’obiettivo è quello di rendere accessibile una storia spesso relegata a un gergo accademico difficile da comprendere. “La storia è piena di pregiudizi, bianca e eteronormativa,” afferma Loehr, “e il mio intento è quello di demolire questi pezzi di storia che non sono mai esistiti.”
La Queer Week di Firenze
Dall’11 al 16 giugno, Firenze ospita la Queer Week, una settimana dedicata alla cultura LGBT+ con talk, tavole rotonde, proiezioni di film, concerti e dj set. L’evento, organizzato da Arcigay Firenze, si propone di sensibilizzare la cittadinanza sui temi dei diritti e della visibilità queer.
Il programma della settimana include spettacoli di stand-up comedy, open-mic e drag show. Tra gli ospiti, il comico Daniele Gattano e lo spettacolo “La Romanina” di Luca Scarlini e Anna Meacci, ispirato alla figura di Romina Cecconi e al suo percorso di cambiamento di genere. Tra i talk, “Sex work is work” e “Solo se ti rende felice” con Love My Way sulla bisessualità, oltre alla proiezione del film documentario “Kokomo City” di D. Smith, che racconta le vite di quattro donne trans nere a New York e in Georgia.
Le differenze tra Italia e Regno Unito
Loehr ha vissuto in Italia in passato e ha notato significative differenze rispetto al Regno Unito riguardo ai diritti queer. “L’Italia è diversa dagli altri Paesi europei: l’aspetto religioso è profondamente radicato nelle decisioni politiche,” osserva. Nel Regno Unito, la situazione non è rosea come molti pensano. “Abbiamo alcuni diritti a livello legislativo, ma non sono chiari, e le persone trans non hanno quasi nulla.”
Loehr sottolinea l’importanza dell’educazione per abbattere gli stereotipi di genere. “L’impulso deve partire dall’alto, dalle scuole e dai governi, che devono elaborare nuovi programmi e formare il corpo docente,” afferma. Tuttavia, riconosce che le persone stanno diventando più consapevoli da sole.
Scardinare la storia: il viaggio di Kirsty Loehr
Kirsty Loehr ha intrapreso un viaggio per dimostrare come le donne queer siano state cancellate dalla storia. “Molte persone si aspettano che dica che è stato difficile, ma in realtà è stato abbastanza facile,” racconta. “Ho avuto la fortuna di avere la parola ‘queer’, che nel senso moderno significa sfida all’eteronormatività.”
Tra le donne queer “cancellate”, Anna Frank ha colpito particolarmente Loehr. “Un passaggio in cui dichiarava la sua attrazione per un’amica è stato rimosso dal libro,” spiega. “Nessuno stava dicendo che era lesbica, ma il forte sentimento che provava per un’altra donna era così forte che aveva bisogno di scriverlo.”
Bullet Executive Summary
In conclusione, l’opera di Kirsty Loehr e gli eventi come la Queer Week di Firenze sono fondamentali per riscrivere una storia inclusiva e abbattere gli stereotipi di genere. L’educazione avanzata e l’alternanza scuola-lavoro possono giocare un ruolo cruciale in questo processo, formando nuove generazioni consapevoli e inclusive.
Una nozione base di educazione avanzata è l’importanza di includere nei programmi scolastici studi di genere e storia queer, per garantire che tutti gli studenti possano vedere rappresentate le proprie identità. Una nozione avanzata, invece, è l’implementazione di stage curricolari e corsi di studio extra-universitari professionalizzanti che preparino gli studenti a lavorare in ambienti inclusivi e diversificati, promuovendo una cultura del rispetto e dell’uguaglianza.
Questi sforzi non solo arricchiscono il panorama educativo, ma contribuiscono a creare una società più equa e giusta, dove ogni individuo può sentirsi visto e valorizzato.