Come l’educazione digitale può trasformare il tuo modo di vivere internet?

L'educazione digitale è fondamentale per un uso consapevole della rete, contrastando il cyberbullismo e promuovendo l'inclusione sociale e la sostenibilità ambientale.

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  • 20.000 studenti e 8.000 genitori coinvolti nell'indagine del Movimento Etico Digitale.
  • Il 26% dei ragazzi dichiara di essere sempre connesso e il 23% è stato vittima di cyberbullismo.
  • Solo il 45,7% della popolazione tra 16 e 74 anni possiede competenze digitali almeno di base.

Oggi, 20 maggio 2024, l’attenzione globale si concentra su due fronti cruciali per il futuro: il contrasto alle discriminazioni e la salvaguardia dell’ambiente. Questi temi, sebbene condivisi, spesso non trovano azioni concrete e incisive nella loro attuazione. L’Europa, attraverso il programma NextGenerationEU, ha indicato una possibile strada da seguire, pianificando e incentivando due trasformazioni fondamentali: la transizione digitale e quella ambientale.

La transizione digitale è già avviata, introducendo interconnessioni digitali che permettono di acquisire misure e attuare controlli su variabili digitali. Tuttavia, è essenziale esplorare e regolamentare le potenzialità offerte dalle tecnologie, dai modelli di intelligenza artificiale e dalla rete Internet di interconnessione globale. Quest’ultima può incidere sull’inclusione sociale, offrendo la possibilità di scambiare informazioni e idee liberamente, abbattendo pregiudizi di razza, sesso, cultura e religione. Tuttavia, deve essere regolamentata per evitare utilizzi dannosi.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite intende proporre un patto globale sul digitale per connettere a Internet 3 miliardi di persone attualmente escluse e creare un’autorità che regoli lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, garantendo il rispetto dei diritti umani in rete. Internet deve rimanere un’infrastruttura integra, un modello multilaterale coordinato e condiviso, non frammentato come vorrebbero paesi come Cina, Russia e Arabia Saudita.

Minori ed internet: educazione ad un uso consapevole del web

Internet è uno strumento indispensabile, a disposizione di tutti, inclusi i minori. L’educazione a un uso consapevole del web e dei social network è fondamentale. La guida di Marco Pini, formatore e consulente SEO, mira a indagare il fenomeno e fornire utili indicazioni di “media education” e buone pratiche di relazione con i dispositivi digitali per docenti, formatori e genitori. Un sondaggio tra studenti e genitori delle scuole di Firenze ha portato alla pubblicazione di un libro (ebook scaricabile gratuitamente) nel 2018, con i risultati del sondaggio e le best practice sulla new media education per genitori ed educatori.

Il cyberbullismo è un fenomeno reale e non virtuale. La rete può dare l’impressione fallace di “virtualità”. Condannare la sopraffazione è fondamentale come umani, educatori, genitori e formatori. Insegnare tolleranza, condivisione, mutuo appoggio e rispetto della diversità è un elemento fondamentale per educare esseri umani migliori prima ancora di discutere di internet e media.

Il bullismo è spesso confinato in alcuni ambienti, come la scuola, mentre il cyberbullismo trova diffusione continua, h24, indipendentemente dal luogo. La vittima non trova scampo neanche nella propria camera con un dispositivo digitale, poiché i carnefici possono colpire in qualsiasi momento. Non si tratta di demonizzare il mezzo di condivisione della rete, ma di conoscerlo e educare i minori al suo uso consapevole, promuovendo una comunicazione non ostile.

Il ruolo degli adulti e delle scuole nell’educazione digitale

L’Osservatorio Scientifico della no-profit “Movimento Etico Digitale” ha condotto un’indagine che ha coinvolto 20.000 studenti e 8.000 genitori in Italia, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulle opportunità e i rischi online. I dati salienti dell’indagine mostrano che la maggior parte dei ragazzi tra i 12 e i 16 anni (due su tre) afferma di non avere regole familiari sull’utilizzo dei social network, e il 26% dichiara di essere sempre connesso. TikTok, Instagram, YouTube e Twitch sono i social più popolari, mentre Facebook e Snapchat stanno perdendo terreno.

Davide Dal Maso, fondatore della no-profit e membro della Digital Skills and Jobs Coalition della Commissione Europea, sottolinea l’importanza di tenere il passo con le modalità di comunicazione dei giovani e di promuovere l’educazione digitale. Sebbene il cyberbullismo sia in calo, l’indagine evidenzia un aumento di fenomeni come insulti, truffe e attacchi informatici. La rete è un ambiente potenzialmente pericoloso per i giovani, e il 19% di essi ha subito esperienze negative online.

I genitori e gli adulti con un ruolo educativo devono impegnarsi per essere modelli positivi per i giovani e aiutarli a utilizzare la tecnologia in modo responsabile. L’indagine mostra che i giovani sono più vulnerabili online quando non supervisionati. Il 23% degli adolescenti è stato vittima di cyberbullismo, un fenomeno in diminuzione, ma gli episodi di insulti e attacchi da parte degli “haters” sono in aumento e riguardano quasi due ragazzi su tre.

La mancanza di competenze digitali degli adulti è un problema significativo. I giovani criticano spesso la mancanza di comprensione delle dinamiche online da parte degli adulti. Tuttavia, apprezzano l’importanza degli incontri e delle interazioni dal vivo e desiderano più occasioni per condividere momenti con le persone care. Cresciuti con dispositivi digitali, molti giovani non hanno mai sperimentato una vera disconnessione dalla rete e desiderano provare un “digital detox”.

Divari digitali e dotazioni informatiche nelle scuole

Quasi tutti gli studenti hanno utilizzato internet negli ultimi tre mesi, ma solo due su tre hanno competenze digitali almeno di base. Il 27,5% dei giovani tra 16 e 24 anni è privo di competenze sulla sicurezza in rete. Nel mezzogiorno, poco più di una persona su tre ha competenze digitali almeno di base. La maggiore diffusione di aule informatiche nelle scuole si registra nel nord-ovest, mentre è minore nel centro-sud. Pavia è il capoluogo con la maggior dotazione di aule informatiche.

Il prossimo 6 febbraio si celebrerà il Safer Internet Day, una giornata mondiale per la sicurezza in rete promossa a livello europeo per sensibilizzare all’uso consapevole di internet, con particolare attenzione ai più giovani. Internet è al cuore della rivoluzione tecnologica che ha cambiato ogni aspetto della vita quotidiana delle persone. Non è più un’opzione sapere come utilizzarlo in modo sicuro e consapevole.

Esistono ampi gap nelle competenze digitali e nella consapevolezza sull’uso di internet. Le potenzialità sono enormi, dal reperimento e condivisione delle informazioni alla creazione e mantenimento di legami. Tuttavia, è essenziale padroneggiare le nuove tecnologie, conoscendo le implicazioni in termini di sicurezza in rete e diritto alla riservatezza. La capacità di discernere le fonti informative affidabili e di adottare modalità di relazione rispettose degli altri è cruciale.

Il ruolo della scuola è fondamentale, ma esistono enormi disparità nella consapevolezza e nelle competenze digitali tra bambini e ragazzi, spesso legate alle disuguaglianze socio-economiche delle famiglie di origine. L’uso quotidiano di internet non è garanzia di competenze digitali adeguate. I dati dell’Istat mostrano che, nel 2023, quasi l’80% delle persone di almeno 6 anni ha dichiarato di aver utilizzato internet negli ultimi tre mesi. Tuttavia, solo il 45,7% della popolazione tra 16 e 74 anni possiede competenze digitali almeno di base.

Bullet Executive Summary

Investire nell’educazione digitale è essenziale per preparare le nuove generazioni a navigare in un mondo sempre più interconnesso. La consapevolezza dei rischi e delle opportunità offerte da internet deve essere coltivata fin dalla giovane età, coinvolgendo non solo gli studenti ma anche gli adulti, genitori e insegnanti. Solo attraverso un’educazione digitale completa e inclusiva possiamo garantire un uso sicuro e responsabile della rete, promuovendo al contempo l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale.

Una nozione base di educazione avanzata è l’importanza di insegnare ai giovani a riconoscere e combattere il cyberbullismo, promuovendo una comunicazione non ostile e rispettosa. Questo approccio non solo protegge i minori, ma contribuisce a creare una cultura digitale più sana e inclusiva.

Una nozione avanzata di educazione digitale riguarda la necessità di sviluppare competenze critiche per discernere le fonti informative affidabili e combattere la disinformazione. Questo è fondamentale non solo per la sicurezza personale, ma anche per la partecipazione consapevole e critica nella società digitale.

In conclusione, l’educazione digitale non è solo una questione tecnica, ma un investimento nel futuro delle nostre società. Incoraggiamo tutti a riflettere su come possiamo contribuire a un internet migliore, più sicuro e inclusivo per tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano.(scopri di più)
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Redazione
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4 Comments

  1. Sono d’accordo con la necessità di educazione digitale, ma dovremmo fare più pressione sui giganti tech per garantire che le loro piattaforme siano sicure. Non possiamo solo scaricare la responsabilità sui genitori e insegnanti.

  2. Sì, i giovani sono nati con il telefono in mano, ma ciò non significa che sappiano usarlo in modo sicuro e responsabile. L’educazione serve proprio a questo!

  3. L’articolo è molto importante, ma manca di indicazioni concrete su come effettivamente le scuole e le famiglie possono implementare queste pratiche. Idealismo o pratica reale?

  4. Non capisco perché dobbiamo investire così tanto nell’educazione digitale. I giovani non sono nati con il telefono in mano?!

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