Educazione vulcanica: il laboratorio che sta rivoluzionando l’apprendimento dei bambini

Il Laboratorio Vulcani dell'INGV di Palermo coinvolge i più piccoli in esperienze pratiche e divertenti per avvicinarli alla scienza dei vulcani e ai rischi naturali.

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  • 390 bambini coinvolti a livello nazionale e internazionale dal Laboratorio Vulcani di Carta dal 2016.
  • Utilizzo di materiali naturali come sabbia nera umida, aceto, colorante, bicarbonato di sodio e farina per simulare eruzioni vulcaniche.
  • Integrazione di infografiche e toolkit per educatori per arricchire l'esperienza didattica.

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Palermo ha organizzato un’attività didattica divulgativa denominata “Laboratorio Vulcani”, rivolta ai bambini della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Secondo di Milazzo. L’iniziativa, svoltasi nel maggio scorso, ha avuto l’obiettivo di avvicinare i piccoli alla vulcanologia attraverso un approccio pratico e coinvolgente.

Il programma del laboratorio è iniziato con un seminario introduttivo in aula, durante il quale i bambini hanno ricevuto nozioni basilari sui vulcani, i tipi di eruzioni e i rischi associati. La lezione è stata arricchita da cartoni animati, rendendo l’apprendimento accessibile e divertente. Successivamente, i piccoli partecipanti sono passati alla pratica, costruendo due piccoli edifici vulcanici con l’aiuto del personale dell’INGV. Utilizzando materiali naturali come sabbia nera umida, aceto, colorante, bicarbonato di sodio e farina, i bambini hanno simulato un’eruzione vulcanica, osservando il fenomeno.

L’attività ha raggiunto il suo obiettivo: disseminare cultura scientifica tra i giovani, permettendo loro di imparare divertendosi e di acquisire consapevolezza sulla pericolosità degli eventi vulcanici. Il “Laboratorio Vulcani” rappresenta un esempio di come la scienza possa essere resa accessibile e interessante, piantando i semi della conoscenza scientifica fin dalla tenera età.

Speleologia nelle Grotte Vulcaniche e nei Tubi di Lava

La speleologia nelle grotte vulcaniche e nei tubi di lava rappresenta un campo di studio affascinante e complesso. Questi ambienti sotterranei si formano quando il magma si solidifica in superficie, mentre la lava fusa continua a scorrere sotto, creando tunnel e gallerie sotterranee noti come tubi di lava. Le grotte vulcaniche offrono un habitat unico per la ricerca scientifica.

Ad esempio, nelle grotte di Lanzarote, i ricercatori studiano microrganismi in condizioni estreme all’interno dei tubi di lava. Questi studi sono fondamentali per comprendere la possibilità di vita su altri pianeti, come Marte. Le grotte vulcaniche possono contenere formazioni di lava, stalattiti di lava e ospitare laghi e cascate sotterranee. Un esempio di grotta vulcanica è la Umm Jirsan Cave in Arabia Saudita, dove sono state trovate prove di occupazione umana risalenti al Neolitico. Questa scoperta sottolinea l’importanza delle grotte vulcaniche per la comprensione del passato umano e delle dinamiche culturali.

La speleologia nelle grotte vulcaniche non si limita all’esplorazione, ma include anche la conservazione. Questi ambienti fragili richiedono una gestione attenta per preservare le loro caratteristiche uniche. La documentazione fotografica e video è essenziale per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di proteggere questi ecosistemi sotterranei. Attraverso studi interdisciplinari e attività di divulgazione, è possibile aumentare la consapevolezza sull’importanza di questi ambienti e promuovere la loro protezione per le future generazioni.

Conoscere i Rischi Naturali attraverso il Laboratorio Vulcani di Carta

Il “Laboratorio Vulcani di Carta” è un’attività esperienziale del Laboratorio di didattica e divulgazione scientifica dell’INGV, nata per accompagnare i bambini della scuola dell’infanzia alla scoperta delle meraviglie dei vulcani e dei pericoli connessi. In un mondo in continua evoluzione e con i cambiamenti climatici in atto, è importante far conoscere ai bambini il concetto di rischio naturale. Fenomeni naturali come eruzioni vulcaniche, terremoti, incendi boschivi, inondazioni e tornado sono presenti nelle notizie e catturano l’attenzione dei più piccoli.

Avvicinare i bambini a questi fenomeni fornisce loro concetti scientifici di base e contribuisce alla conoscenza del pianeta e dei pericoli naturali. L’offerta divulgativa e la comunicazione delle scienze della Terra sono generalmente focalizzate sulla fascia d’età scolare (6-10 anni) rispetto alla fascia prescolare (3-5 anni). Nel 2016, è nata l’idea del “Laboratorio Vulcani di Carta”, un percorso formativo per avvicinare i bambini alle scienze della Terra in modo giocoso e divertente, partendo dal concetto di vulcano.

L’approccio del Laboratorio di Carta è ludico-didattico, un’esperienza di apprendimento “object play” coinvolgente e di facile esecuzione. Il gioco si basa sull’adattamento e la trasformazione del comportamento umano ed è il metodo principale di apprendimento. Il Laboratorio Vulcani di Carta permette di scoprire le meraviglie dei vulcani attraverso la realizzazione del proprio vulcano di carta tramite l’antica arte giapponese di costruzione di oggetti tridimensionali (origami) e scene dei vulcani italiani da colorare.

Dalla prima esperienza al Museo di Rocca di Papa nel 2016, le attività del laboratorio sono state proposte in open day presso le sedi dei musei dell’INGV e in alcune scuole. Grazie al riscontro positivo, l’attività è stata arricchita di contenuti, come un’infografica, ed è stata organizzata in un toolkit per educatori. Il toolkit, disponibile in versione cartacea, è rivolto agli educatori e contiene tutto l’occorrente per il laboratorio, schede per insegnanti e spunti pedagogici.

Dal 2016, il laboratorio ha coinvolto 390 bambini a livello nazionale e internazionale, con attività svolte anche in Nuova Zelanda e nella città di Lodwar, in Kenya, dove 40 insegnanti della regione Turkana hanno giocato con il toolkit e appreso diverse modalità di comunicazione dei vulcani ai piccoli. Il “Laboratorio Vulcani di Carta Junior Edition” ha debuttato nelle scuole primarie di Roma, coinvolgendo 10 classi per un totale di 195 bambini.

Iniziative per i Più Piccoli all’Università degli Studi di Palermo

L’Università degli Studi di Palermo ha organizzato diverse iniziative per i più piccoli, tra cui una caccia al tesoro all’interno dell’Orto Botanico di Palermo. Questa attività ha permesso ai bambini di scoprire gli angoli più belli e meravigliosi del giardino, attraverso indovinelli, rime divertenti e il riconoscimento di foglie, fiori e piante. Alla fine dell’attività, è stato rilasciato un attestato di “piccolo investigatore botanico”.

Un’altra iniziativa ha coinvolto i bambini nella scoperta delle antiche ricette e dei piatti diffusi sulle tavole nobili palermitane nel ‘300, durante una visita dedicata all’antico palazzo della famiglia Chiaromonte. Il percorso si è concluso con un’attività creativa in cui i bambini hanno potuto “ri”colorare una personalissima versione dell’opera del pittore Renato Guttuso.

Il campus estivo dell’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo ha offerto ai bambini l’opportunità di trascorrere giornate divertenti e spensierate all’insegna della natura, vivendo esperienze uniche e formative. Sono state previste visite e attività didattiche presso altri luoghi della cultura della città, tra cui il Museo Geologico Gemmellaro. Qui, i bambini hanno potuto scoprire l’affascinante mondo dei fossili attraverso la simulazione di uno scavo paleontologico, imparando il mestiere del paleontologo.

Le attività didattiche hanno incluso giochi come la “Tombola dei fossili” e la “Tombola dei cartoni”, e percorsi di scoperta dei tesori nascosti nella sabbia di Mondello, utilizzando microscopi per cercare minuscoli fossili. I bambini hanno anche potuto ripercorrere le Ere geologiche attraverso attività di manipolazione, realizzando calchi di fossili rappresentativi della storia del pianeta e fondali triassici per conoscere le ammoniti e capire le origini dell’isola.

Bullet Executive Summary

Il “Laboratorio Vulcani” e il “Laboratorio Vulcani di Carta” dell’INGV rappresentano esempi eccellenti di come l’educazione avanzata possa essere resa accessibile e interessante per i bambini. Queste iniziative non solo disseminano cultura scientifica tra i giovani, ma li aiutano anche a sviluppare una consapevolezza critica sui rischi naturali e le dinamiche del nostro pianeta. Attraverso un approccio ludico-didattico, i bambini imparano divertendosi, acquisendo competenze che saranno utili per tutta la vita.

Una nozione base di educazione avanzata è l’importanza di introdurre concetti scientifici complessi in modo semplice e coinvolgente. Questo approccio non solo facilita l’apprendimento, ma stimola anche la curiosità e l’interesse dei bambini verso le scienze.

Una nozione avanzata di educazione avanzata è l’integrazione di attività interdisciplinari che collegano diverse aree del sapere, come la geologia, la biologia e la chimica, per fornire una comprensione olistica e approfondita dei fenomeni naturali. Questo tipo di educazione promuove il pensiero critico e la capacità di problem-solving, competenze essenziali per affrontare le sfide future.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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